Sognare di diventare campioni correndo all'interno del centro di accoglienza grazie all'aiuto di due poliziotti. E' la storia di Nageeye Abdulle Abdisha Juur, somalo di 21 anni, e di Hitsa Mussie, 24 anni, eritreo. A scovare le qualità di mezzofondista in due giovani ospiti del Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Bari sono stati due agenti. Il sovrintendente Francesco Leone e l'assistente capo Francesco Martino dopo averli visti correre con le loro scarpe consumate, hanno deciso di cronometrarli scoprendo così due atleti. Li hanno quindi aiutati ad allenarsi e a partecipare alle gare. Oggi sono grandi amici e Abdul e Mussie chiamano i due poliziotti 'big father' e 'big brother', grande papà e grande fratello.
lunedì 6 gennaio 2014
Curiosità:
dai mondiali di atletica al centro per rifugiati, la lunga corsa di Abdul.
Sognare di diventare campioni correndo all'interno del centro di accoglienza grazie all'aiuto di due poliziotti. E' la storia di Nageeye Abdulle Abdisha Juur, somalo di 21 anni, e di Hitsa Mussie, 24 anni, eritreo. A scovare le qualità di mezzofondista in due giovani ospiti del Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Bari sono stati due agenti. Il sovrintendente Francesco Leone e l'assistente capo Francesco Martino dopo averli visti correre con le loro scarpe consumate, hanno deciso di cronometrarli scoprendo così due atleti. Li hanno quindi aiutati ad allenarsi e a partecipare alle gare. Oggi sono grandi amici e Abdul e Mussie chiamano i due poliziotti 'big father' e 'big brother', grande papà e grande fratello.
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