I COMMENTI ANONIMI E/O OFFENSIVI SARANNO CANCELLATI.
manfredoniacorre@gmail.com

martedì 16 aprile 2013

Boston, 15 aprile 2013

Stavolta è stato toccato il nostro "mondo", ora non sarà mai più come prima, con quale spirito, con quale tranquillità porteremo le nostre Famiglie alle grandi manifestazioni che per noi erano una festa e le lasceremo ad aspettarci al traguardo.

Penso e ripenso alla povera bimba di 8 anni che aspettava il suo papà all'arrivo.

Tristezza e rabbia!

Il lutto per ciò che è successo a Boston va oltre i morti che ci sono stati.
Va oltre gli amputati e i feriti.
Comprende il danno che c’è stato al nostro spirito.
Lo spirito di chi le maratone le corre, di chi non attende altro che tagliare il traguardo per abbracciare i propri cari e versare lacrime di gioia.
Riguarda l’angoscia di chi a Boston o in America ci vive, di chi ci va per lavoro, di chi vive in una qualsiasi grande città del mondo, di chi ha corso una qualsiasi di queste gare.

Le bombe di Boston hanno colpito tutti noi. 
Correre per arrivare a un traguardo non sarà mai più la stessa cosa.
(cit. S.S.)

1 commento:

Amodio ha detto...

Pienamente d'accordo Pasqua'! Lasciamelo dire: e' uno schifo e solo degli schifosi di merda potevano fare una cosa del genere. Anche qui a Vienna sono tutti sgomenti per l'accaduto e ieri c'e' stato un continuo tam tam di notizie tra tutti i podisti presenti ancora in citta'. Rientreremo con un groppo in gola. A presto.