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mercoledì 29 ottobre 2014

Pasquale Artuso - Il "Garganer" per eccellenza!!! -



Pasquale Artuso - Il "Garganer" per eccellenza!!! - Ecco il suo ricordo di un'esperienza unica come il GRW 2014:
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Era da tempo che desideravo partecipare ad una ultraTrail, purtroppo da queste parti non se ne organizzano ma circa un anno fa mi imbattei, seguendo soulrunning e distanceplus, in questo nuovo progetto:
Gargano Running Week, cinque gare in tre giorni, 3 trail da 75, 34 e 14 km e due gare su strada, le classiche 10 e 21km, il tutto a Mattinata, a due passi da casa mia.



Ecco finalmente l'occasione che aspettavo da tempo, sebbene non abbia mai corso più di 42.195mt punto l'obiettivo sul Gargano Raid: 75km e 3000mt di dislivello e per testare la mia capacità sulla lunga distanza mi preparo, partecipo e concludo la 100km del Passatore mio altro sogno podistico che covavo da qualche anno.

Casualmente riesco a prendere contatti con gli organizzatori, Davide prima e Mirko successivamente, simpaticissimi e disponibilissimi i quali mi ragguagliano sul programma.

Arriva settembre, la preparazione non è stata delle migliori a causa di un infortunio che tra luglio e agosto mi blocca oltre una ventina di giorni; la ripresa è lenta, i lunghi a causa del caldo sono scarsi e molto sofferti, non vado oltre i 40km con 900mt di D+ ma ormai è un anno che ci sto dietro e non ho intenzione di saltare la gara ne di ripiegare sulla sorella minore del Gargano Raid, la 34km.

Incontro Davide in una delle sue tante giornate di promozione dell'evento, mi propone di partecipare al "Challenge" che prevede di correre 4 delle 5 gare in programma, accetto solamente 3 giorni prima della gara e così il venerdì pomeriggio sono a Mattinata a correre la 10km degli ulivi.

Arriva così il fatidico 11 ottobre 2014, c'è un bel sole e alle 9.00 fa già molto caldo che condizionerà la gara, la location della partenza è straordinaria e i miei amici Domenico e Paolo sono venuti ad incitarmi.
Durante il briefing tecnico di Davide sono teso e concentrato al punto giusto, vedo Filippo Canetta e Simona Morbelli, (già so che vinceranno loro), con Fulvio Massa del quale ho letto il libro, parlottano e sorridono, vorrei una foto ricordo con loro ma non voglio scocciarli in questi ultimi momenti prima dello sparo.
Mi guardo intorno, non sono l'unico "stradista" prestato per la prima volta ad una ultratrail, sono preparatissimo nella teoria, grazie anche al "Manuale" di Fulvio ma è la pratica sullo sterrato che mi manca!
Davide viene a salutarmi poco prima del via, mi fa qualche domanda al microfono ma sono troppo teso per riuscire a pronunciare più di tre parole di senso compiuto.
Incrocio anche Mirko che mi abbraccia.
Ecco lo start! parto tranquillo e rilassato, non ho nessuna fretta, l'obiettivo è quello di finirla cercando di arrivare tutto intero entro le 12 ore.


Usciti dal paese ci dirigiamo verso monte Saraceno famoso per la sua necropoli e si inizia a salire, circa 200mt D+ in 1,5km.
Il panorama che ci attende in cima è a dir poco spettacolare, da togliere il fiato, sembra di essere su di un trampolino pronti a tuffarsi nel mare, da un lato Mattinata e la sua spiaggia, dall'altro le alte scogliere della piana di Macchia.
Il primo tratto di discesa è dolce e ci fa godere il bel panorama ma subito dopo si trasforma in un pericoloso single track di qualche centinaio di metri in cui è vietato sorpassare e ci sono ben tre volontari a ricordarcelo.

Ad un passaggio su alcune rocce rese viscide dall'umidità scivolo, ma non sono l'unico, sembra di camminare su una pista di pattinaggio.
Arriviamo sulla bianca spiaggia di Mattinata, circa 2km di ciottoli, ad ogni passo si sprofonda, credo uno dei tratti più faticosi anche per il gran caldo: qui la voglia di tuffarsi in uno splendido mare è tantissima.

Usciti dalla spiaggia altra ripida salita che ci porta all'interno del Residence Il Porto, c'è  il primo ristoro.

Uscendo dal residence si sale ancora un po' per poi scendere di nuovo in direzione del paese ma neanche il tempo di recuperare il fiato che girando a destra si alza davanti a noi un "muro": è la prima ripidissima parte di una salita di 8-9 km circa che ci porterà su alla vecchia abbazia di Monte Sacro.

Si procede per lo più al passo, non so se il disagio è dato più dalla pendenza o dal gran caldo; arrivo al 2° ristoro, mi accorgo che devo già riempire il camelbak.
Per fortuna dopo pochi km ci addentriamo in un fresco boschetto, si continua a salire tra rocce, pietre, radici e arbusti, due tre volte rischio di cadere.
Sbuchiamo su di un bel prato e arriviamo così all'antica abbazia di Monte Sacro, gran parte della salita è fatta.
Al 22° km circa mi supera Davide in auto, lo ritroverò poche centinaia di metri più avanti al bivio dove si dividono la 34km e la 77km, per un ristoro improvvisato e consigliato dal gran caldo.
Ci dirigiamo verso la Foresta Umbra, circa 8 km in leggera salita, un sentiero pieno di pozze di fango e da buon stradista cerco di non sporcare troppo le mie scarpe.

Poco prima dell'ingresso in Foresta c'è un altro ristoro e devo riempire per la seconda volta il camelbak, inizio a rendermi conto di come sia scomoda la sacca idrica rispetto alle borracce perchè perdo troppo tempo per riempirla.

Si entra in Foresta, si chiama Umbra perchè il sole per fortuna non vi entra e finalmente mi godo un po' di fresco, il percorso non è molto tecnico, sono praticamente una serie di saliscendi e sono solo, ho una sensazione di pace e silenzio tanto che riesco addirittura a sentire il crepitio delle foglie secche che cadono dagli alberi, uno dei tratti più belli.

Da lontano ogni tanto scorgo davanti a me una figura, mi impongo di raggiungerla e dopo un paio di km conosco Stefania con la quale condividerò una ventina di km.
Vorremmo che non finisse mai questo tratto al fresco ma ahimè usciamo dalla Foresta Umbra e ripiombiamo nel caldo, sono le 16:00 circa, già 7 ore sulle gambe e inizia la lunga discesa che ci porterà a Vignanotica.
Credo che i problemi più grandi me li abbiano dati proprio i tanti km in discesa, non le ho mai digerite anche in allenamento, mi sfiancano e mi distruggono i quadricipiti, in più le forti pendenze mi fanno continuamente battere le dita dei piedi contro la tomaia della scarpa provocandomi vesciche e unghie nere.
Al 50 km circa perdo la compagnia e rimarrò solo fino alla fine.
Arrivo al ristoro,c'è Andrea Pizzi, altro organizzatore, riempio per la quarta volta il camelbak, mangio qualcosina e riparto.

Si scende ancora per qualche km per fortuna tutto in ombra fino ad arrivare al bellissimo sentiero attrezzato che collega la spiaggia di Vignanotica con Baia delle Zagare, spiaggia simbolo del Gargano con i suoi particolarissimi faraglioni.
Scendiamo fin giù al residence per poi risalire di nuovo.
All'incrocio con la statale c'è un altro ristoro, riempio per la quinta ed ultima volta il camelbak, arriva in auto Davide che mi chiede come va e nonostante io sia super sudato si lancia in un abbraccio, (ma come sono calorosi questi milanesi!!!), e penso: "questo qui invece di essere all'arrivo a festeggiare con gli altri è sul percorso a controllare che sia tutto ok e sopratutto che nessuno si perda".
Mi da delle dritte sugli ultimi 17km circa che mi separano da Mattinata, mi dice che mi aspettano ancora due salite di cui una molto lunga dopo la spiaggia di Mattinatella.

Inizia a far buio, prendo la frontale dallo zaino: mi preparo alla sera, purtroppo non mi godrò l’ultima parte del panorama, anche se sono della zona la maggior parte dei luoghi in cui sono passato sono nuovi per me.La prima salita per fortuna non è molto lunga e dopo un paio di km inizio già a scendere verso la spiaggia di Mattinatella, per un attimo sbaglio strada ma la ritrovo facilmente.
Mi accorgo che mi sto avvicinando al mare perchè sento il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia che per fortuna è più corta di quella fatta al mattino ma non ci provo neanche a farla correndo.
Alla fine della spiaggia inizia subito la salita, incontro Mirko, altro organizzatore, il quale ha appena terminato la 34km e si mette subito al nostro servizio indicandoci una scala che difficilmente avremmo visto al buio, dopo un veloce scambio di saluti proseguo e si continua  ancora a salire, circa 5 -6 km, fino alla zona denominata "Ripe Rosse"; ad un altro attraversamento di statale rincontro l'onnipresente Davide e giunto in vetta un altro volontario mi indica l'inizio della discesa, sono al 70° e si intravede Mattinata.
Gioisco pensando che ormai è fatta anche se non ho mai avuto dubbi di riuscire a terminarla.
Al 73° km complice il buio e la stanchezza sbaglio strada, sono su una comoda cementata in discesa e non mi accorgo di un bivio, arrivo sulla statale e proseguo qualche decina di metri poi mi rendo conto che  già da un po' non vedo le balisette e che tutti gli attraversamenti di statale fino ad allora erano presidiati da volontari per motivi di sicurezza mentre questo no: giro e mi rifaccio, ahimè, 350mt in salita non rendendomi conto che, forse per il nervosismo di aver sbagliato strada, sto correndo su una salita con pendenza di almeno il 15%.
Ritrovo la strada giusta, riconosco lo stesso punto dove la mattina ho titubato a girare.
Dopo poche centinaia di metri arrivo sulla statale, l' ultimo chilometro è su asfalto.
Arrivo in paese e i primi a vedermi sono dei ragazzi che sbracciano per indicarmi il percorso: non si entra dal corso ma devo farmi un'ultima salita, mi sento fresco, come se avessi recuperato le forze.
Percorro l'ultimo rettilineo e taglio il traguardo emozionato, felice e soddisfatto dopo 12 ore e 25 minuti.
Non li ho nominati finora ma ringrazio i tanti volontari che hanno fatto si che corressimo in sicurezza e con adeguato rifornimento di acqua e cibo.
Arrivederci al GRW 2015!

6 commenti:

Paolo ha detto...

Rinnovo i miei più Sinceri Complimenti per la Tenacia, il Coraggio, la Pazienza e l'assoluta Determinazione che ti hanno portato a raggiungere un simile Traguardo...Bravo Paky.
RISPETTOSAMENTE: Paolo Bavaro

Anonimo ha detto...

Fortunato caro Pasquale x aver ricevuto tante premure dai volontari e organizzatori.Noi della 34Km purtroppo nn possiamo dire e pensare la stessa cosa....Flyman....hhhhiiiiaaauuu.

Pasquale ha detto...

Grazie Paolo!

Giuseppe, fino al 22°km il percorso era unico poi forse si sono concentrati sulla 77km.

Matteo Simone ha detto...

Grande esempio Pasquale di un sognatore entusiasta che raggiunge i suoi obiettivi sempre più impegnativi e sorprendenti, grazie per le tue testimonianze.

matteo da busto arsizio ha detto...

BRAVISSIMO PASQUALE!!!!!!
IO SONO ARRIVATO A FARNE 45KM. DI TRAIL (2450 m. dsl. +/-) QUINDI SO DI COSA SI STA PARLANDO.
COMPLIMENTI VIVISSIMI.
CIAO.

Pasquale ha detto...

Grazie ai due Matteo! ;)