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domenica 5 febbraio 2012

Psicoeducazione per Guadagnare salute con l’attività fisica Sapere e saper fare per star meglio




Psicoeducazione per Guadagnare salute con l’attività fisica
Sapere e saper fare per star meglio

Dott. Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt, Terapeuta EMDR

“Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua
assenza non potrà mai essere compensata.”
Pier de Coubertin


Secondo la definizione adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’attività fisica è: “…qualsiasi forma di lavoro prodotta dalla muscolatura scheletrica che determini un dispendio energetico superiore a quello a riposo”.

La COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE con la presentazione del LIBRO BIANCO SULLO SPORT in data 11.7.2007 mette in risalto il ruolo sociale dello sport considerato una sfera dell’attività umana che interessa in modo particolare i cittadini dell’Unione Europea ed ha un potenziale enorme di riunire e raggiungere tutti, indipendentemente dall’età o dall’origine sociale.
L’OMS raccomanda un minimo di 30 minuti di attività fisica moderata (che include ma non si limita allo sport) al giorno per gli adulti e di 60 minuti per i bambini.

Nell’infanzia e nell’adolescenza (5-17 anni) e indicato praticare non meno di un’ora di esercizio
fisico moderato al giorno e come minimo 3 sedute la settimana di attivita aerobica che sollecitino
l’apparato muscolo-scheletrico, in modo da stimolare l’accrescimento e migliorare forza muscolare ed
elasticita. (1)
Agli anziani vanno prescritti programmi di attivita fisica quotidiana a livelli moderati. Risponde ad
alcuni di questi requisiti per esempio il walk and talk model, che prevede di camminare a un’intensita
tale in cui si riesca a parlare bene. Questa procedura e utile anche negli anziani cardiopatici. (2)
Per sedentarietà si definisce invece la pratica di un’attività fisica per un tempo uguale o inferiore a
3,5 ore la settimana.
Il progetto Cuore (dedicato alla prevenzione delle malattie cerebro e cardiovascolari e coordinato
dall’Istituto superiore di sanità) comprende la sedentarietà fra i fattori di rischio cardiovascolare e stima
che in Italia, in media il 34% degli uomini e il 46% delle donne, non svolge alcuna attività fisica durante
il tempo libero. (3)
La mancanza di tempo libero da dedicare all’attività fisica è spesso più percepita che reale, essendo
spesso frutto di un orientamento a scelte meno salutari e sedentarie, prima fra tutte la televisione.
L’attivita sportiva, specie all’aperto, e stata progressivamente sostituita da ore trascorse di fronte allo
schermo di un computer o di un televisore, con una riduzione della spesa energetica quotidiana di circa
600 kcal rispetto ai coetanei di 50 anni fa.
La mancanza d’attività fisica aumenta la frequenza dei casi di sovrappeso e obesità e di una serie di
disturbi cronici come le malattie cardiovascolari e il diabete, che riducono la qualità della vita, mettono
a rischio la vita delle persone e rappresentano un onere per i bilanci sanitari e per l’economia.
Accanto all’incremento delllattività fisica si è osservata una diminuzione dell’indice di massa
corporea e della pressione arteriosa.
Fin qui possiamo intravedere già un duplice aspetto positivo relativamente allo sport, dal punto di
vista puramente organico-corporeo, vi è un beneficio a livello anatomo-fisilogico, mentre dal punto di
vista mentale vi è un beneficio a livello sociale-relazionale.
Ma nonostante ciò, I due terzi della popolazione europea sopra i 15 anni di età non raggiungono
livelli adeguati di attività fisica; 1 cittadino europeo su 5 si può definire sedentario, con maggiore
prevalenza nell’Europa orientale.
Per quanto riguarda l’Italia, dalle interviste dell’indagine Multiscopo dell’Istat sulle famiglie “Aspetti
della vita quotidiana” condotta tramite un’intervista diretta (anno di riferimento 2009), emerge che il
21,5% degli italiani pratica attivita sportiva in modo continuativo, il 9,6% saltuaria, mentre il 40,6% non
svolge alcuna attivita sportiva.
Anche il sistema di sorveglianza Okkio alla Salute (che indaga sulle abitudini alimentari e sull’attivita fisica dei bambini di 6-10 anni delle scuole primarie), riferisce dati poco confortanti:
nell’indagine 2010 si registra che il 22% dei bambini pratica sport per non piu di un’ora a settimana e
il 18% non ha fatto attivita fisica il giorno precedente l’intervista. Inoltre, la meta circa dei bambini ha
la TV in camera, il 38% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi per 3 o piu ore al giorno e solo un
bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.
II primo Congresso Internazionale sulla Promozione della salute, riunitosi a Ottava il 21 novembre
1986, ha presentato “La Carta di Ottawa per la promozione della salute”, questa CARTA propositiva
per il conseguimento della Strategia della Salute per Tutti per l’anno 2000 e oltre ha definito il concetto
di “promozione della salute” come il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore
controllo sulla propria salute e di migliorarla.
Una giusta ed efficace informazione è importante per indurre le persone ad essere più attente a se
stessi, innanzitutto sarebbe importante agganciare le persone senza pregiudizi ma con interesse, nel
senso che criticando lo stile di vita non si ottiene l’ascolto delle persone, è importante allearsi, incontare
le persone per comprendere le loro motivazioni, bisogni, esigenze, e cercare di proporre qualcosa di
diverso, di alternativo ad iniziare dall’informazione, comunicazione semplice, come l’informare che
per lo smaltimento di un cornetto semplice (40g) con un valore energetico di 164 kcal è necessario una
camminata di 55 minuti o l’andare in bicicletta per 15’ o lo stare in piedi inattivo per 149’ o stirare
per 42’, quindi si può scegliere quello che si vuole mangiare con l’obiettivo di soddisfare un proprio
bisogno ma si può considerare anche cosa e come fare per continuare a stare in uno stato di benessere.
Quattro sono gli elementi necessari per il cambiamento ad esempio dello stile di vita più consono ad
un benessere psico-fisico:
- Il bisogno che è dato dalle preoccupazioni e dalle insoddisfazioni;
- Le ragioni che sono date dalle informaioni sugli effetti del proprio comportamento e dalla
consapevolezza del problema;
- Desiderio che è dato dai valori personali, obiettivi, mete, scopi;
- Capacità che è data dall’autoefficacia e dall’ottimismo.
Un’informazione importante, per esempio, rivolta agli operatori sanitari è il progetto “Guadagnare
Salute” dell’Istituto Superiore della Sanità che consiste in un modulo di formazione a distanza on line
composto da quattro corsi, dedicati rispettivamente a fumo, attività fisica, alimentazione e alcol, che
forniscono un inquadramento complessivo e aggiornato sull’impatto per la salute dei comportamenti e
degli stili di vita legati ai quattro fattori di rischio, insieme alla presentazione delle principali iniziative
di promozione della salute e di contrasto ai comportamenti a rischio. Il completamento dei quattro
percorsi consente l’erogazione di 8 crediti Ecm in aggiunta ad altri tre ulteriori moduli formativi: uno
sul counseling e due sulla comunicazione come strumenti di promozione della salute. Per maggiori
informazioni visita la piattaforma Goal.

(1) World Health Organization, Global recommendations on physical activity for health. 2010 http://
www.who.int/dietphysicalactivity/global-PA-recs-2010.pdf
(2) Health education authority (Hea), Promoting physical activity with older people: guidelines http://
www.epicentro.iss.it/problemi/attivita_fisica/pdf/actlifeolder.pdf
(3) Progetto Cuore. Epidemiologia e prevenzione delle malattie cerebro e cardiovascolari. Istituto superiore
di sanità. http://www.cuore.iss.it/fattori/sedentarieta.asp;

Dott. Matteo SIMONE
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