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lunedì 23 giugno 2014

Francesco Pacillo si arrampica alla MONZA - RESEGONE.

Francesco Pacillo, atleta della Manfredonia Corre, si arrampica alla MONZA - RESEGONE.
Dalle pagine di Facebook ecco il suo racconto:
Tre anni fa mi sono ritrovato a pranzo con Marco D'Angelo in una domenica di Giugno: aveva le gambe legnose ed era stanco.
La notte precedente aveva corso la Monza Resegone.
Io non avevo mai corso in vita mia e lo guardavo come una mucca guarda passare il treno.
Stanotte, su quella montagna, ci sono salito anche io con lui e Umberto Rovati.
Cos'è la Monza-Resegone?
Anche se è lunga 42 km, non può definirsi una Maratona.
32 km da correre su strade più o meno piane (aperte al traffico) e più o meno buie.
Poi 5 km da fare tra tornanti e scale, passando nei luoghi che hanno ispirato i Promessi Sposi.
Poi 5km di trekking nel bosco che da Erve porta alla Capanna Alpinisti Monzesi, a 1260mt.
Questi ultimi km non si possono descrivere.
5 km fatti in un'ora e mezza, con un sottofondo in cui si alternano lo scroscio rilassante dei ruscelli e i suoni gutturali della gente che vomita l'anima.
E dopo essere arrivato in cima (dove si arriva solo a piedi), al traguardo, ci si cambia e poi via, discesa su altro sentiero - più lungo - per tornare alla macchina parcheggiata giù ad Erve 3 giorni prima.
Ce l'abbiamo fatta. Grandissimi compagni di squadra, Umberto e Marco.
Grazie mille.
E grazie infinite anche a Beppe e Stefano che ci hanno seguito in bici fino all'ingresso del bosco: senza il loro supporto logistico (acqua-sali-maglie di ricambio) non ce l'avremmo fatta.

Francesco Pacillo




Complimenti a Francesco e ai suoi amici, guardando l'altimetria non deve essere stata una passeggiata!
La Monza-Resegone è una classica ormai arrivata alla 54° edizione.
E' una gara che si corre a squadre, si parte da Monza (mt 162 slm) in 3 e si arriva sempre in 3 alla Capanna Alpinisti Monzesi al Resegone (mt 1173 slm), con un dislivello quindi di oltre 1.000mt D+.

Ecco un esempio degli ultimi km:

12 commenti:

un'amico ha detto...

Senza togliere nulla all'amico Pacillo, anzi, complimenti, ma, ricordo che un po di tempo fa tre atleti temerari della Gargano: Giuseppe Fatone, Armando Cataleta e Michele Gelsomino, fecero una bella impresa forse ancora più dura, partirono alle 5 del mattino dicorsa fin su a Monte Sant'Angelo' breve sosta al Santuario e ancora corsa a fino a Santa aria di Pulsano, sosta ristoratrice, combinò maglia e giù' per il sentiero fino a Manfredonia, Km 32 di fatica ma grande soddisfazione. Ciao a tutti.

Anonimo ha detto...

Scusami ma questa l'hanno fatta in tanti.. Non mi sembra poi così unica... hihihihihi

Pasquale ha detto...

Senza nulla togliere a Fatone, Cataleta e Gelsomino, all'epoca fu dato risalto su questo blog a quello che fecero ma addirittura chiamarla "impresa", .... forse non sei un podista se ti spaventi per 32 km. :D

Cmq quella di Francesco & Co. non è assolutamente da meno considerando che la Monza-Resegone sono 10km in più, il dislivello è maggiore ed è concentrato su meno km e che si parte di sera e si arriva col buio.

Pasquale ha detto...

PS: finita la gara poi devi farti altri 7/8 km a piedi su sentiero per andarti a prendere l'auto.

Francesco ha detto...

Credo non sia il caso di fare "a chi ce l'ha più lungo"...
:)
Anche perché credo che Pasquale (e una decina di altri manfredoniani, per carità!) batterebbero tutti con il loro passatore.
Ho voluto provare a raccontare le mie emozioni, nel fare qualcosa di eccezionale.
Per me, che non ho mai corso fino a 3 anni fa, che in gioventu' non ho mai fatto sport, fare una gara del genere è stato straordinario.

Tutto è relativo.
Mi capita di leggere la gioia di gente che fa per la prima volta 7 km a 6min/km: credo che le emozioni che provino siano le stesse che ho provato io, o quelle che hanno provato Giuseppe Fatone, Armando Cataleta e Michele Gelsomino, o quelle che prova chi fa per la prima volta il Tor des Geants.

MATTEO VITULANO DA BUSTO ARSIZIO ha detto...

bravissimo francesco,io l'anno scorso mi sono fatto per la prima volta da bormio al passo dello stelvio da 1225 mt. a 2750 mt.
40 tornandi ed in cima c'era la neve. in tutto erano 21 km. mi sono portato la macchina fotografica e mi sono fermato spesso per fotografare i bellissimi scorci di panorama, del tempo finale NON ME NE FREGAVA NIENTE, l'importante è divertisri, e sono sicurissimo che eri emozionatissimo durante tutta la gara.
BRAVISSIMO!!!!!!!!!!!!!!

Francesco ha detto...

Grazie mille Matteo.
Non aggiungiamo altro...
Se non complimenti anche a te per quel che hai fatto a Nord Est!

Amodio ha detto...

....giustamente! Non facciamo distinzioni.Complimenti a tutti senza riserva alcuna. Per le "imprese garganiche sipontine" è stato dato ampio risalto all'epoca. Diamo anche ad altri la possibiltà di raccontare le loro esperienze extraregionali, c'è sempre da imparare qualcosa.

Domenico ha detto...

i miei sinceri complimenti sia a Francesco Pacillo che Matteo Vitulano... avete scelto tra le manifestazioni più dure, ma che lasciano dentro un ricordo eterno di quei posti molto affascinanti...

Francesco ha detto...

Grazie Domenico!
Non potendo puntare sulla velocità, come te, devo trovare qualcosa che mi autorizzi ad andare più lento senza sentirmi in colpa...
:D

Domenico ha detto...

Questo è lo spirito giusto!!! ;)

Pasquale ha detto...

Gran bel commento Matteo(???), condivido in pieno!