Trail del Motty...no: presenti!

Quest’anno abbiamo deciso di festeggiare la Festa della Mamma in modo diverso: domenica 8 maggio ho portato la Mamma delle mie figlie ad Armeno, un bel paesino di collina in provincia di Novara, alle pendici del Mottarone, a metà strada tra il Lago d’Orta e il Lago Maggiore.

E io, già che c’ero… ho partecipato al Trail del Motty…no!
Il menu prevedeva di scegliere tra 3 gare differenti.
La gara principale è Il Trail del Motty, 48 km e 2850 D+/-, la Motty Sky, tutta in salita (con ritorno in navetta) di 23 Km e 2300 D+  e appunto il trail del Motty..no, la più partecipata, di 25Km e 1100 di D+/-.

Il meteo è stato clemente: temperatura quasi sempre sopra i 12/14 gradi, cielo nuvoloso. La domenica precedente aveva messo giù un bel palmo di neve, in cima al Mottarone (che nel frattempo, ovviamente, si è sciolta).

Nel briefing prima della partenza, il pittoresco Max Valsesia ci annuncia che il percorso è stato accorciato di un paio di Km per via di alcuni tagli di piante che hanno reso vano il balisaggio. Poco male… ne restano sempre 23 da fare!

Si parte dalla Piazza del Paese. Dopo qualche stradina in asfalto, si va su.
Quasi tutto il dislivello si percorre nei primi 8km. Le pendenze sono notevoli.
Si procede in fila indiana, camminando e, dove possibile, corricchiando. Al 6 Km si arriva a 1100 metri, sul monte Mazzarone. Si arriva al primo ristoro. Come da tradizione in tanti trail, ognuno deve avere con se una borraccia o un bicchiere, perché non te ne forniscono al ristoro, per evitare di disperdere bicchierini e bottigliette nei boschi.
Leggera discesa, poi di nuovo su per 100/200 mt di D+ verso l’alpe Frim.

E da qui inizia un discesone tecnico in cui far andare le gambe, ma non troppo, perché la pendenza è notevole e se si cade difficilmente ci si rialza tutti interi.

Si prosegue tra salite e discese nei boschi, fino al ristoro del 14km, dove si trova anche qualcosa di solido. Mi è parso di vedere anche una forma di Taleggio e qualche salame… ma non so se si è trattato di una allucinazione!
Da qui, dritti su verso l’ultimo strappo duro del percorso. Si arriva in cima e… il panorama è spettacolare! Lago a destra, Lago a sinistra.
Dopo il ben panorama, si torna nel bosco e si torna giù verso Armeno.  Anche se non è piovuto, di fango ce n’è e bisogna stare attenti.
Ormai ci siamo… ci si avvicina al paese: una “Sciura”, seduta su un muretto, ci dice che mancano 3 km ed è tutta discesa. È vero… ma è discesa tra pietre  e fango. Qualcuno inciampa e cade. Per fortuna niente di grave.

Finalmente si torna verso la Piazza… ecco lì le mie donne ad aspettarmi! Si batte un cinque volante alle Piccole e si taglia il traguardo.

Anche questa è andata!
Alla prossima.
Francesco