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lunedì 27 maggio 2013

100 km del passatore

Ebbene sì! Lo ha detto e ci è riuscito...
Il nostro caro Amico Matteo Simone è riuscito nell'impresa della 100km del Passatore, quest'anno molto più dura degli altri anni a causa delle condizioni climatiche.

Anche quest'anno si è confermato il re della distanza il fortissimo Giorgio Calcaterra.
A lui e tutti i partecipanti, vanno i nostri migliori complimenti!!!






http://www.mysdam.it/events/event/results_25198.do 


Ecco il suo racconto:
La 100 km non inizia alla partenza e non finisce all’arrivo
Simone Matteo
La 100 km inizia con il decidere di fare tale impresa, con il credere di poterci riuscire, con il documentarsi su tali competizioni, con lo stilare un programma di massima che possa permettere di concludere tale gara, con il consultare diversi personaggi che hanno compiuto tale impresa, coj il rivolgersi ad un tecnico.
La 100 km non finisce all’arrivo ma con l’assicurarsi di essere integri all’arrivo e nei giorni successivi.
Nella preparazione della 100 km non bisogna tralasciare nessun dettaglio, è opportuno ascoltare i suggerimenti di coloro che hanno già sperimentato tale evento sia per ciò che concerne la gara che per quello che riguarda la preparazione.
Durante la preparazione è consigliabile svolgere le sedute di allenamento della durata prevista, così come è importante cercare di partecipare ad alcune gare di lunga distanza quali le 50 – 60 km.
E’ importante avvicinarsi alla gara continuando ad ascoltare i consigli di coloro che ci sono già passati, per quanto riguarda, per esempio, la giusta alimentazione nel periodo precedente la gara o il saggio recuipero pregara.
Importante è anche sapere a cosa si può andare incontro e come prevenire ciò, per esempio  disidratazione, ipotermia, ecc..
Durante la gara di 100 km è importante seguire un approccio volto all’attenzione, all’autoconsapevolezza, all’ascolto interno.
Questo approccio permette di giocare d’anticipo, essere attenti ai minimi segnali, essere consapevoli di quello che ti sta succedendo, ascoltare le proprie sensazioni, permette di correre subito ai ripari, di aggiustare il tiro, di prevenire il peggio.
In una gara lunga 100 km, la cui durata massima prevista è di venti ore è importante valutare attentamente se la propria andatura può essere un po’ più veloce di quella di cui ci si può permettere e, quindi, compromettere l’esito della gara. Importante è l’attenzione all’abbigliamento più adatto in modo da non rischiare, per esempio, un’eventuale ipotermia. Importante è prevedere l’uso della torcia adeguata se si prevede di correre nelle ore notturne o comunque per tratti bui.
Per tutti questi motivi, quindi, è consigliabile giocare  d’anticipo e non sottovalutare il minimo dettaglio, perfino l’eventualità di rischiare di non trovare la propria borsa con il cambio al punto previsto.
Per quanto mi riguarda ho pensato di voler correre una 100 km durante un corso di 10 giorni di meditazione Vipassana, ed in seguito ascoltando consigli di vari personaggi ho concretizzato di poter compiere tale impresa con un approccio esperenziale volto non alla competizione ma all’esperienza, all’osservaizone del percorso, alla curiosità, alla conoscenza personale e degli altri. Ho trovato positivo il percorso, le salite, i tornanti, le bellezze naturali, di negativo c’è stato il traffico, lo smog, la pericolosità relativa alla corsa su stra poco illuminata.
Matteo Simone
3804337230 - 21163@tiscali.it

4 commenti:

Pasquale ha detto...

Bravissimo Matteo, complimenti.

Non vedo l'ora di leggere i tuoi commenti e le tue sensazione.

Amodio ha detto...

Complimenti di cuore. Questa gara rientra nei miei sogni di podista....chissa' un giorno! Un abbraccio fraterno.

Paolo ha detto...

Amodi ammasci po aggiustenn scinucchie destr sinistr...e quedda chep !!!

Manzella ha detto...

Grande!